Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord del futuro prossimo rappresenterà un presidio ancora più stretto per ogni area del suo vasto comprensorio: con sedi, tecnici, operai e mezzi presenti su ciascun distretto idraulico. Ma sarà sempre più capace di risparmi ed abbattimenti di spese. E l’Amministrazione punterà tutto sulla valorizzazione del proprio personale: scegliendo di dire no alle esternalizzazioni ed al lavoro per somministrazione.

A due anni dalla sua nascita (voluta dalla Regione con la legge 79/2012, che ha riformato la bonifica in Toscana), dopo l’adozione del Piano di classifica che detta le regole per il calcolo del contributo di bonifica e dopo l’avvio della gestione diretta sull’area di Massa, Carrara e Lunigiana, il Consorzio pone un altro tassello che definisce il futuro dell’Ente: parte, infatti, l’iter per l’approvazione del Piano di organizzazione variabile, per la gestione del personale. Con esso si dà gambe, attraverso le persone, ai progetti e agli obiettivi che l’Amministrazione consortile si è posta al momento dell’insediamento.

“Stiamo costruendo una struttura di ampio respiro, capace di proiettarsi con ambizione ed entusiasmo (come ci chiede anche la legge di riforma della Regione) verso il futuro – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – L’obiettivo che ci siamo posti, infatti, è di non limitarci a gestire il presente, ma semmai di porre le basi di una realtà che, con duttilità, sappia essere capace di rispondere, nei prossimi decenni, alle esigenze e alle problematiche del territorio: che mai come adesso mutano ed evolvono in modo tanto repentino. Lo stiamo facendo con un percorso all’insegna della partecipazione: che sta coinvolgendo i dirigenti, i dipendenti (è stato già programmato un calendario di incontri tra la direzione e ogni singolo settore, per raccogliere proposte e suggerimenti) e le loro organizzazioni sindacali; l’assemblea consortile e le sue commissioni. Certo, siamo di fronte a una fase di profondo cambiamento, che ci viene chiesto dalla riforma dei Consorzi voluta dalla Regione, e ancora di più dalle esigenze del territorio: che ci impongono di lavorare con sempre maggiore efficienza e risparmiando tempo e denaro.

“Ai nostri operatori, ai tecnici e alle maestranze, chiediamo di vivere da protagonisti questa nuova fase – evidenzia il direttore generale Daniela Marini – In un periodo storico in cui le risorse per le opere pubbliche sono sempre meno e si assiste ad un arretramento, anche culturale, dei servizi per i cittadini, la realtà consortile ha tutte le carte in regola per diventare sempre di più un punto di riferimento per la sicurezza e lo sviluppo del nostro comprensorio. Lo possiamo fare, tutti assieme: nessuna modifica degli assetti degli uffici sarà infatti varata, senza il consenso dei dipendenti direttamente interessati”.

E così, la bozza del piano di organizzazione variabile, prevede il potenziamento dei presidi tecnici ed operativi sul territorio. Ma anche l’aggregazione di attività traversali (come ad esempio la gestione del personale, la ragioneria, etc), in modo da superare pure le duplicazioni e la moltiplicazione dei costi che ancora residuano dalla fase in cui le funzioni oggi svolte dall’unico Consorzio 1 Toscana Nord erano ancora ad appannaggio dei quattro Enti preesisistenti. Via libera quindi al magazzino e all’officina unici; all’ufficio di progettazione per l’intero comprensorio, che sarà ulteriormente irrobustito e ridurrà ulteriormente il ricorso alle consulenze dei professionisti esterni; al nuovo “settore ambiente”, che si aprirà a professionalità inedite e si occuperà di sviluppare progetti nell’ambito delle energie rinnovabili e pulite (in primis, l’idroelettrico); all’ufficio per le nuove tecnologie, incaricato di completare l’informatizzazione dei processi e di rendere sempre più accessibile (anche attraverso il web) l’accesso dei servizi da parte dei cittadini.

“E sarà completato anche il potenziamento dell’ufficio unico, che dall’inizio dell’anno già si occupa in maniera centralizzata delle gare per tutte e quattro le sedi consortili – spiega il presidente Ridolfi – Il suo funzionamento, e i risparmi prodotti, sono nostro avviso emblematici degli enormi ambiti di sviluppo che la riorganizzazione in corso può produrre in tutti i settori”.

 

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Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord ismaele ridolfi

ultimo aggiornamento: 29-08-2016


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